Si sta ridefinendo la Chiesa cattolica del Lussemburgo, dopo la firma di tre convenzioni tra l’arcidiocesi e lo Stato, il 26 gennaio 2015. Da ripensare sono l’insegnamento della religione cattolica, sostituita dal corso di “vita e società”, la gestione degli immobili di proprietà ecclesiastica, i finanziamenti statali alle comunità di culto. Presentando oggi in conferenza stampa il Rapporto 2015, il vicario generale Leo Wagener ha spiegato che nei mesi scorsi si sono svolte sei riunioni regionali informative per le persone impegnate nell’amministrazione dei beni ecclesiastici e numerosi incontri per gli oltre 200 insegnanti di religione. Sono state elaborate “linee guida a livello diocesano” per portare la catechesi nelle parrocchie e sono stati assunti dei catechisti. Allo studio, attraverso un processo sinodale, è anche la “ridefinizione dei perimetri” delle 274 parrocchie esistenti, verso una nuova mappatura parrocchiale nel 2017. A fronte di un bilancio d’esercizio positivo nel 2015 l’economo Marc Wagener ha mostrato prudenza: se la Camera dei deputati approverà la legge sui salari ai ministri di culto, “le assunzioni in futuro rappresenteranno un volume importante di spesa supplementare”. Il progetto “Tendi la mano” lanciato nel 2015 per l’accoglienza dei rifugiati ha oggi 70 volontari formati e 6 gruppi locali attivi. Stabili i numeri di battesimi, prime comunioni e funerali, in lieve calo le cresime e i matrimoni.