“La nostra attenzione va ai lettori, sapendo che esistiamo non soltanto per loro, ma anche grazie a loro. Sono i nostri proprietari, coloro che di fatto detengono la maggioranza delle azioni delle nostre testate. Cosa si aspettano da noi? Come riuscire a intercettarne di nuovi? Con quale proposta raggiungerli?”. Così don Ivan Maffeis, direttore Ufficio comunicazioni sociali Cei, all’incontro, questa mattina a Roma, con i direttori dei settimanali della Fisc. Nel contempo, osserva don Maffeis, “il nostro sguardo abbraccia e coinvolge gli ‘addetti ai lavori’ – le nostre redazioni, gli editori, quindi le diocesi, molte delle quali alle prese con difficoltà economiche non secondarie –: con quale progetto possiamo rilanciare il significato e la forza di una presenza? Sono soltanto alcuni degli interrogativi che ci portiamo dentro un po’ tutti”. Di qui l’importanza di “individuare forme e contenuti con cui accompagnare questa stagione”. Da don Maffeis l’annuncio di un successivo incontro in autunno per “fornire qualche traccia di risposta, per quanto aperta e provvisoria, alla questione di fondo: come nel nostro tempo le nostre Chiese particolari siano chiamate a comunicare”.