L’Abbazia cistercense austriaca di Heiligenkreuz sta considerando seriamente la possibilità di attuare una rifondazione del monastero di Neuzelle nel Brandeburgo (Germania), fondato nel 1268 e unico monastero della regione che sopravvisse alla Riforma, durante la Guerra dei Trent’anni (1618-1648). L’abate Maximilian di Heiligenkreuz ha incaricato quattro monaci di esaminarne la fattibilità. La grande Abbazia austriaca ha così risposto all’iniziativa del vescovo di Görlitz, mons. Wolfgang Ipolt, che ha presentato un invito esplicito ai monaci cistercensi austriaci per dare nuova vita alla Abbazia brandeburghese che ha quasi ottocento anni. Sulla pagina facebook di Heligenkreuz, in un post viene data ampia diffusione dell’avanzamento della riflessione, evidenziando come molte questioni debbano ancora essere chiarite: “Infatti, bisogna capire” come rivitalizzare la struttura, “dove i monaci vivano, preghino, cantino i salmi, e possano rendere servizi di ospitalità e accoglienza per migliaia di giovani della pastorale giovanile”, è scritto sul post. Il vescovo Ipolt ha confermato al portale della Chiesa tedesca katholisch.de le modalità dell’invito. “Sì, quattro cistercensi sono giunti a Neuzelle per verificare se questo sia possibile e la decisione giungerà in autunno”. Ipolt ha annunciato che alla fine di ottobre si recherà ad Heiligenkreuz per consultarsi e stabilire una possibile convenzione di riapertura dell’abbazia di Neuzelle.