Elezioni amministrative: p. Occhetta (La Civiltà Cattolica), “astensione atipica, tripartizione sistema, ondata culturale europea”

L’astensione “atipica”, la tripartizione politica del sistema italiano e l’ondata culturale europea, “che evidenzia una crisi dei partiti tradizionali e l’emergere di movimenti alternativi al sistema”. Sono questi, per padre Francesco Occhetta, scrittore de “La Civiltà Cattolica”, i dati emersi dall’analisi del voto amministrativo (e dai relativi ballottaggi) del 5 e 19 giugno scorso che ha chiamato alle urne 13 milioni di elettori per rinnovare le amministrazioni di 1.342 Comuni italiani. Dalla consultazione esce sconfitto il Pd, che però rimane il primo partito, vincente in 45 Comuni, mentre il centro-destra amministrerà 34 città. Il M5S vince 19 ballottaggi su 20, in particolare a Roma e a Torino. “Quattro cittadini su dieci – scrive Occhetta – hanno scelto di non andare a votare al primo turno”, astensione “ulteriormente cresciuta per il voto dei ballottaggi, in cui ha votato il 50,54% degli elettori, oltre 9 punti percentuali in meno rispetto al primo turno (59,94%)”. L’immagine è quella di un “elettorato fluido”, “senza radici territoriali”. Oltre un terzo delle amministrazioni in cui si è votato “ha cambiato colore. Anche la politica dei territori sta perdendo il carattere di vicinanza”. Più di un elettore su quattro “ha deciso di cambiare candidato durante la campagna elettorale, il 10% è rimasto indeciso fino alla fine e il 16% è rimasto indeciso tra due candidati. Il voto dei giovani è stato fluido e imprevedibile”. Un elettore su cinque ha espresso un “voto emotivo”. Per padre Occhetta, “la tripartizione della proposta politica ha complicato non soltanto le alleanze pre-elettorali, ma anche la possibilità di eleggere i sindaci al primo turno” e “ha aumentato la frammentazione”.

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