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Africa: assemblea Secam, messaggio dei vescovi sul tema della famiglia. “Maggiori attenzioni pastorali”

“Precarietà e povertà, esclusione sociale, impatto delle nuove tecnologie e dei mass media sulla vita familiare, ideologia di genere, famiglie monoparentali, coppie di divorziati-risposati, contraccezione, sterilizzazione, aborto, poligamia, la dote, i riti della vedovanza, le conseguenze delle migrazioni a motivo delle guerre e delle situazioni di conflitto, crisi familiari interne, credenze nella stregoneria e assenza di uno dei coniugi a causa di studio e di lavoro”: queste sono le difficoltà che le famiglie africane devono affrontare e che sono state elencate nel Messaggio conclusivo della 17ma assemblea dei vescovi del Simposio delle Conferenze episcopali dell’Africa e Madagascar (Secam) che si è svolta dal 19 al 25 luglio a Luanda, Angola, sul tema “La famiglia in Africa ieri oggi e domani: alla luce del Vangelo”. Nel testo i vescovi ribadiscono gli elementi di fondo del magistero cattolico e si impegnano “per il rinnovamento e il rafforzamento delle nostre attenzioni pastorali alle famiglie”. Alle famiglie africane l’invito “a essere un luogo di profondo sviluppo umano e spirituale per diventare comunità di vita, preghiera e amore capaci di trasformare le nostre società”. Lungo nel Messaggio anche l’elenco dei “popoli dell’Africa che stanno attraversando momenti difficili” e per cui i vescovi pregano: “Sudan, Somalia, Lesotho, Burundi, Nigeria, Mali, Cameroon, Africa centrale, Chad, Egitto e Libia”. Il presidente del Secam è mons. Gabriel Mbilingi, arcivescovo di Lubango.

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