Dopo il golpe

Turchia: mons. Tierrablanca (vicario apostolico Istanbul), “la gente ha paura, non è la vita normale” perché “torni tale dovremo aspettare a lungo”

“Siamo confusi, la situazione di tensione lascia la gente scossa”. Così il vicario apostolico di Istanbul, monsignor Rubén Tierrablanca Gonzalez, descrive al Sir i “tempi difficili da comprendere” che si stanno vivendo in Turchia dopo il “golpe” fallito di venerdì 15 luglio. “Questo clima genera aggressioni e violenza”, aggiunge mons. Tierrablanca, sottolineando che “in situazioni del genere capita anche che ci sia chi si sente autorizzato a danneggiare anche le chiese come quella di don Andrea Santoro a Trabzon e a Malatya”. “Come capi religiosi abbiamo denunciato la violenza e esortato alla moderazione”, ha proseguito il francescano. “La gente ha paura e lo si vede in giro. Basta camminare per Istanbul per capire che non è la città di sempre, non è la vita normale”, racconta mons. Tierrablanca, secondo cui “perché torni tale dovremo aspettare a lungo”. Nella situazione di “incertezza e confusione” in cui sembra essere immersa la Turchia, “come Chiesa – afferma il vicario apostolico – siamo chiamati a vivere quotidianamente il dialogo, la vicinanza, la fraternità e la riconciliazione”. “Questo è il migliore servizio che possiamo rendere alla Turchia”, conclude.