
Contenuti correlati
Parrocchie aperte: don Bignami (Picenengo-Cremona), “serve stile di gratuità e misericordia”. Ma non “sequestrare” il parroco
Parrocchie aperte: don De Checchi (Piove di Sacco-Padova), “richiesta una conversione comunitaria e valorizzare i laici”
Parrocchie aperte: don Filippelli (S. Cataldo Vescovo di Cirò Marina – Crotone-Santa Severina), “punto di riferimento nella relazione con le persone”
Parrocchie aperte: don Depace (S. Caterina d’Alessandria – Locri), “Viviamo una chiamata a una missione totalizzante”
Parrocchie aperte: don Foschi (Sant’Egidio – Cesena-Sarsina), “Farsi carico delle esigenze di chi ha bisogno”
Parrocchie aperte: don D’Angelo (Teramo), “porte aperte” e “parroco sempre reperibile”
Parrocchie aperte: don Fratellanza (S. Maria della Rotonda – Napoli), “Francesco le vuole luoghi di accoglienza per tutti”
Parrocchie aperte: don De Stasio (Missioni cattoliche italiane in Svizzera), “accoglienza e disponibilità vissute non solo faccia a faccia”
Parrocchie aperte: don Forconi (Santa Croce – Macerata), “Stiamo cercando di venire incontro a tutte le necessità”
Parrocchie aperte: don Cerruto (Pozzallo – Noto), “coincidenza fra società civile e comunità cristiana”
Parrocchie aperte: don Campino (SS Salvatore – Palermo), “il miracolo dell’adorazione eucaristica perpetua”
Parrocchie aperte: don Bolognesi (Sant’Apollinare in Russi – Ravenna), “Quello del Papa è un invito bello e chiaro”
Parrocchie aperte: don D’Antoni (Maria Madre della Chiesa), accogliere “è il nostro dovere da cristiani e da sacerdoti”
Parrocchie aperte: diacono Gurrisi (Catania), “impegno corale di sacerdoti, diaconi e laici”
Parrocchie aperte: don Battisti (Vico nel Lazio – Anagni), “richiamo alla nostra responsabilità”
Parrocchie aperte: don Fanfarillo (Alatri), “stimolo ad essere sempre più disponibili verso le persone”
Parrocchie aperte: don Granara (Genova), “Il Papa non è un visionario”
Parrocchie aperte: don Maurello (San Girolamo a Castrovillari-Cassano all’Ionio), “promozione di una comunità in cui a ciascuno spetta la sua parte”
Parrocchie aperte: don Marino (Santa Famiglia-Taranto), “creare una comunità che serva se stessa”
Parrocchie aperte: don Magro (Sacra Famiglia-Siracusa), “una risposta a tutti pure nelle difficoltà”
Parrocchie aperte: don Lanza (Lungro), “il tempo non è scandito dall’agenda ma dalle relazioni”
Parrocchie aperte: don Galbiati (Barzio-Milano), “si cerca di essere il più possibile disponibili per incontrare le persone”
Parrocchie aperte: don Gallina (Santa Tecla di Carlentini), “apriamo fino a notte, i fedeli hanno bisogno di noi”
Parrocchie aperte: don Gonzalez Valdes (San Pier Damiano – Ravenna), “essere ponti e formare reti tra le persone”
Parrocchie aperte: don Moser (Trento-Bolzano), “il bisogno di spiritualità è enorme”
Parrocchie aperte: don Mergola (Santi Apostoli Pietro e Paolo-Torino), “obiettivo non è portare persone in chiesa, ma suscitare curiosità e desiderio di incontrare Gesù”
Parrocchie aperte: don Grillo (Scala Coeli-Rossano), “un sacerdote non può essere legato al tempo”
Parrocchie aperte: don Gabrieli (Mendicino), “reperibili alle istanze dei fedeli”
Parrocchie aperte: don Padrini (Val Curone – Alessandria), “Sacerdoti e laici insieme, un ‘motore’ per la vita della parrocchia”
Parrocchie aperte: don Notari (Crocifisso dei miracoli – Catania), “punto di riferimento per la comunità”
Parrocchie aperte: don Furlan (Spercenigo – Treviso), “Nella stanza della misericordia può entrare chiunque”
Parrocchie aperte: don Magnano (S. Maria Maggiore – Savona), “d’estate chiesa aperta anche la sera per i turisti”
Parrocchie aperte: don Lupo (Maria SS della lettera – Palermo), “oasi di pace nel trambusto quotidiano”
Parrocchie aperte: don Nazio (san Giovanni Battista de La Salle – Roma), “quello dedicato a parlare con le persone non è mai tempo perso”
Parrocchie aperte: don Licorni (Subiaco – Tivoli), “mattinate e pomeriggi ad accogliere persone bisognose”
Parrocchie aperte: Garfagnini (diacono permanente Roma), “riconoscere più spazio ai laici”
Parrocchie aperte: don Rulfo (Mondovì), “Viviamo un’apertura su vari fronti”
Parrocchie aperte: don Palmieri (Chieti scalo), “esortazione a non aver paura di delegare”
Parrocchie aperte: Massimo Franzi (diacono Genova), “coinvolgere i laici e investire sui fedeli”
Parrocchie aperte: don Villafiorita (Genova), “il vero problema è rendere la Chiesa vicina all’uomo di oggi”
Parrocchie aperte: mons. Marchesi (vicario generale Cremona), “bene ribadire lo stile del servizio ai fedeli”
Parrocchie aperte: mons. Pigollo (Genova), “Il Papa ci invita a maturare come Chiesa”
Parrocchie aperte: mons. Feroldi (Cattedrale di Como), “garantiamo sempre la presenza di almeno un sacerdote”
Parrocchie aperte: il racconto si fa social. Anche la Fisc sostiene l’iniziativa
Parrocchie aperte: don Tartaglia (Campobasso), “presenza impossibile senza laici di riferimento”
Parrocchie aperte: don Reveruzzi (S. Maria Annunziata-Rimini), “se non ci si apre c’è il rischio di parlarci addosso. La chiusura crea tensione”
Parrocchie aperte: don Veloz Mendez (Natività della Beata Vergine – Macerata), “Ispirarci al modello di Cristo buon pastore”
Parrocchie aperte: mons. Pedi (Seminario di Caltagirone), “i sacerdoti devono farlo per primi, ma non da soli”
Parrocchie aperte: don Sbarbada (Castro dei Volsci – Frosinone), “I fedeli cercano il sacerdote per essere ascoltati”
Parrocchie aperte: don Vinco (Cuore Immacolato -Verona), “la mia canonica è praticamente senza orari”
Parrocchie aperte: mons. Lombardi (Maria Madre della Chiesa – Matera), “tutta la comunità è coinvolta nell’accoglienza”
Parrocchie aperte: Petrolino (diacono Reggio Calabria-Bova), “i diaconi sono chiamati i ministri della soglia”
Parrocchie aperte: Valentino Porcile (SS. Annunziata di Sturla-Genova), “i sacerdoti non possono lavorare solo tre ore al giorno”
Parrocchie aperte: p. Bassanelli (Mci Germania e Scandinavia), “facciamo di tutto per essere reperibili e pronti all’ascolto”
Parrocchie aperte: partecipa al racconto a più voci del Sir
Parrocchie aperte: p. Amigoni (Chiesa del Gesù – Genova), “i venerdì e sabato sera l’invito ai giovani della movida”
Parrocchie aperte: testimonianza dei laici (Agrigento), “le chiavi della parrocchia nello stesso mazzo delle chiavi di casa”
Parrocchie aperte: padre Airò (Arezzo), “stile di accoglienza” e “avviare processi”
Parrocchie aperte: padre Campone (Osp. Gaslini – Genova), “Assicurare l’assistenza religiosa ai piccoli degenti e ai loro genitori”
Parrocchie aperte: mons. Rosa (San Giacomo – Trieste), “luogo di accoglienza per tutti, nessuno si deve sentire escluso”
Parrocchie aperte: padre Vanzaghi (Gesù Nazareno – Torino), “vogliamo per quanto possibile dare un segno”
Parrocchie aperte: p. Gavazzeni (S. Agnese – Matera), “a tutte le ore di tutti i giorni e di tutte le notti”
La Calabria è “una terra meravigliosa, ricca di uomini e donne dal cuore aperto ed accogliente, capaci di grandi sacrifici, che però rilevano anche una serie di problemi che affliggono il territorio. La disoccupazione, la corruzione diffusa, una politica che tante volte sembra completamente distante dai veri bisogni della gente sono tra i mali più frequenti di questa nostra terra, segnata, anche per questo, dalla triste presenza della criminalità organizzata, che le fa pagare un prezzo durissimo in termini di sviluppo economico, di crisi della speranza e di prospettive per il futuro. Tutto ciò ha bisogno di un’apertura degli orizzonti a trecento sessanta gradi, ognuno di noi sacerdoti deve continuare guardare in alto non accontentarsi solo di quelli che vengono, ma anche dei lontani o i cosiddetti ‘cristiani della soglia’”. Con queste parole don Giovanni Filippelli, parroco a S. Cataldo Vescovo di Cirò Marina, nella diocesi di Crotone-Santa Severina, riflette sull’invito di Papa Francesco ad aprirsi all’ascolto. “Io personalmente per facilitare le relazioni con i fedeli (don Filippelli è anche segretario dell’arcivescovo monsignor Domenico Graziani, ndr) ho messo il mio numero privato sulle porte delle chiese e sui social network”. Un modo – spiega – di essere raggiungibili e quindi “punto di riferimento nella relazione con le persone, di tornare ai volti e di far ritornare i volti, accostandoci ad esse con misericordia e tenerezza, affinché si purifichino le memorie e si fomenti la speranza, stabilendo assoluta chiarezza, rapporti molto leali e fiducia reciproca” restando sempre pronti “all’ascolto”.