Religiose

Vita consacrata: Asc, suor Sacchetti e suor Sulis erano “due donne appassionate annunciatrici della misericordia di Dio”

Suor Romana Sacchetti e suor Esperia Sulis, le due missionarie Adoratrici del Sangue di Cristo (Asc) morte il 18 giugno in Guinea Bissau a seguito di un incidente stradale, erano “due donne appassionate annunciatrici della misericordia di Dio”. Così le ricorda suor Mimma Scalera, responsabile del segretariato Fondazioni e Missioni Asc, a pochi giorni dal funerale delle consorelle. Suor Sacchetti è stata prima missionaria in Congo, poi in Tanzania e infine in Guinea Bissau, “dove dapprima a Ingoré e poi a Bula, si dedica soprattutto ai bambini e alle famiglie”, spiega suor Scalera. “Con l’azione generosa di molti volontari – prosegue – costruisce scuole per bambini e centri di riabilitazione nutrizionale, di cui diventa la responsabile. È attenta soprattutto verso le persone povere ed indifese, in particolare verso i bambini”. “Si è impegnata a dare loro una condizione di vita dignitosa”, continua suor Scalera, ricordando ciò che suor Sacchetti scriveva: “La cosa più bella della vita è dimenticare se stessi per donarsi agli altri, perché la vita data agli altri ci ritorna sempre con la pace”. Suor Sulis era in Guinea Bissau dal 1986, “dove diventa direttrice della scuola, insegna disegno e catechesi agli adulti, si occupa del catecumenato degli adulti e dei giovani e dei corsi di preparazione al matrimonio”. “Dal 2010 – aggiunge suor Scalera – era nella comunità di Bula, insieme a suor Romana e a due guineani e svolgeva lo stesso ministero educativo e di evangelizzazione”. “Innamorata di Dio e appassionata del caro prossimo, si pone in dialogo con tutti e soprattutto con i giovani”, prosegue, rivelando: “mentre ha visto la sua vita in pericolo ha gridato ‘le giovani…’, rivolgendosi a quelle giovani, vittime con loro dell’incidente stradale, a terra ferite e oggi nell’ospedale di Bula, bisognose di tante cure mediche”. Scriveva suor Sulis: “Tu senti che vivi perché stai dando la vita, nella misura in cui stai dando la vita agli altri tu la ricevi”. Nell’incidente è rimasta gravemente ferita anche suor Chantal, che ora è in Italia ricoverata presso l’Ospedale Gemelli. Il 28 giugno, a Roma, presso la casa generalizia delle Adoratrici del Sangue di Cristo verrà celebrata una messa in suffragio di suor Sacchetti e suor Sulis.