Giubileo

Spettacolo viaggiante: mons. Perego (Migrantes), “nessuno può essere escluso dall’attenzione pastorale della Chiesa”

“Soggetto della pastorale per il mondo dello spettacolo viaggiante e popolare è la Chiesa locale, attraverso le parrocchie e le unità pastorali, al cui servizio operano le Migrantes diocesane. In questi anni è cresciuta e continua a crescere la rete di operatori pastorali che, con la loro vicinanza alla gente dello spettacolo viaggiante, aiutano le parrocchie a coniugare evangelizzazione e promozione umana”. Lo spiega monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, in occasione del Giubileo del mondo dello spettacolo viaggiante. Si tratta, chiarisce, di “un mondo di almeno 80mila di persone impegnate sul piano lavorativo e di migliaia di persone che nel tempo libero si dedica alla musica, allo spettacolo, all’arte di strada. Sono musicisti, acrobati, giocolieri, addestratori, madonnari, burattinai, lunaparchisti, circensi, etc: un mondo di arte e di spettacolo di strada e popolare. È un mondo che arricchisce e colora le feste: un mondo di gioia e di arte”. “Nessuno può essere escluso dall’attenzione pastorale della Chiesa – sottolinea monsignor Perego -. Anche coloro che passano per pochi giorni nelle nostre città e nei nostri paesi, per rallegrare le feste e le sagre, sono persone e famiglie importanti per la Chiesa, che meritano l’attenzione pastorale. Un’attenzione che passa attraverso la visita, la condivisione delle difficoltà – oggi anche economiche, oltre che di ricerca delle piazze dove montare le proprie attrazioni o presentare la propria arte di strada –, l’accompagnamento ai sacramenti, la preparazione al matrimonio”. Soprattutto, ricorda il direttore generale della Fondazione Migrantes, “nel mondo dello spettacolo viaggiante conta la famiglia e la donna, come soggetto importante per una relazione pastorale fruttuosa”.