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Papa Francesco: udienza, “quante volte davanti a profughi e rifugiati sentiamo fastidio!” e diciamo “cacciateli via!”

foto SIR/Marco Calvarese

“Mentre il cieco grida invocando Gesù – aveva una buona voce – la gente lo rimprovera per farlo tacere, come se non avesse diritto di parlare”. Con queste parole il Papa ha descritto lo “stridente contrasto” tra la “raccomandazione della legge di Dio e la situazione descritta dal Vangelo” che narra l’episodio del cieco di Gerico. “Non hanno compassione di lui, anzi, provano fastidio per le sue grida”, ha commentato Francesco durante l’udienza di oggi. “Quante volte noi – ha poi proseguito a braccio – quando vediamo tanta gente nella strada, gente bisognosa, malata, che non ha da mangiare, sentiamo fastidio! Quante volte noi, quando ci troviamo davanti i tanti profughi e rifugiati, sentiamo fastidio!”. “È una tentazione”, ha ammonito il Papa sempre fuori testo: “Tutti noi abbiamo questo, tutti, anche io! Per questo la Parola di Dio ci insegna”. “L’indifferenza e l’ostilità rendono ciechi e sordi, impediscono di vedere i fratelli e non permettono di riconoscere in essi il Signore”, la denuncia di Francesco. “Indifferenza e ostilità”, ha ripetuto continuando a braccio: “Questa indifferenza, questa ostilità, diventa aggressione, anche insulto – ma cacciateli via tutti questi, metteteli da un’altra altra parte! Questa aggressione è quello che faceva la gente quando il cieco gridava: vai via, non parlare, non gridare!”.