
“Quando passa Gesù sempre c’è liberazione, sempre c’è salvezza!”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, per spiegare come al cieco di Gerico, nel momento in cui passa Gesù, “è come se venisse annunciata la sua Pasqua”. “Senza lasciarsi intimorire, il cieco grida più volte verso Gesù riconoscendolo come il Figlio di Davide, il Messia atteso che, secondo il profeta Isaia, avrebbe aperto gli occhi ai ciechi”, ha raccontato ai 25mila fedeli presenti oggi all’udienza: “A differenza della folla, questo cieco vede con gli occhi della fede”, ed è grazie alla fede che “la sua supplica ha una potente efficacia”, tanto che “Gesù si fermò e ordinò che lo conducessero da lui”, come narra il brano evangelico. “Così facendo Gesù toglie il cieco dal margine della strada e lo pone al centro dell’attenzione dei suoi discepoli e della folla”, ha spiegato Francesco. Poi un’altra delle numerose aggiunte a bracco di oggi: “Pensiamo anche noi, quando siamo stati in situazioni brutte, anche in situazioni di peccato, come è stato proprio Gesù a prenderci per mano e a toglierci dal margine della strada della salvezza”.