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Migrazioni: Commissione Ue, “Stati membri sono ben lungi dal rispettare i propri impegni”

(Bruxelles) La relazione della Commissione Ue su ricollocazione e di reinsediamento, presentata oggi nella sede del palazzo Berlaymont, attesta che il numero di reinsediamenti dalla Turchia in base alla dichiarazione tra Ue e Ankara “è in costante aumento e dovrebbe registrare un’ulteriore crescita nei prossimi mesi”. Precisamente al 4 aprile erano stati reinsediati dalla Turchia nell’Ue 511 siriani, e il numero degli Stati membri che partecipano al programma è aumentato. Dopo l’ultima relazione sui progressi compiuti, oltre a Finlandia, Germania, Lituania, Paesi Bassi e Svezia sono stati effettuati reinsediamenti anche in Italia, Lussemburgo e Portogallo. Inoltre, “sono state reinsediate entro il 10 giugno, nel quadro del programma di reinsediamento del 20 luglio 2015, 7.272 persone provenienti prevalentemente da Turchia, Libano e Giordania. Queste persone sono state accolte da 19 Stati: Austria, Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
Modesti invece i dati sui ricollocamenti da Grecia e Italia verso gli altri Paesi dell’Unione. “Il numero di persone ricollocate entro il 14 giugno sale a 2.280 (1.503 dalla Grecia e 777 dall’Italia)”. “Si è ancora molto lontani dall’obiettivo fissato dalla Commissione di ricollocare 6mila persone al mese. Gli Stati membri sono ben lungi dal rispettare i propri impegni a norma delle decisioni del Consiglio sulla ricollocazione”. Attualmente, la media mensile di ricollocazioni dalla Grecia è di 260-300 persone. Inoltre, l’aumento delle ricollocazioni è dovuto in gran parte ai maggiori sforzi profusi dagli Stati membri che erano già i più attivi nell’ambito del programma di ricollocazione. In Italia, il numero di trasferimenti di ricollocazione “rimane particolarmente basso a causa del sempre maggior afflusso di potenziali candidati alla ricollocazione nel paese”.