
La “condanna più ferma della violenza. Getta scredito ad una protesta sociale che ha le sue ragioni. Ieri si è superato ogni limite sopportabile”. Parla così il vescovo di Le Havre, monsignor Jean-Luc Brunin, presidente del Consiglio episcopale “Società e Famiglia”. Ieri pomeriggio si trovava sul luogo degli scontri. “Avevamo un incontro a Parigi presso la sede della Conferenza episcopale – racconta il vescovo al Sir – e quando siamo usciti alle 18 con il vescovo di Strasburgo, ci siamo trovati in mezzo alle manifestazioni. La nostra fermata della metro era chiusa. Gli scontri sono stati davvero molto violenti”. Il vescovo tiene a precisare che gli autori degli scontri, i casseur, erano “un centinaio” rispetto al milione di persone che ieri a Parigi sono scese per strada per manifestare contro la legge della ministra Myrian El Khomri ma aggiunge anche la violenza ha superato ogni limite. L’opinione pubblica è rimasta particolarmente colpita dal fatto che i casseur hanno devastato un ospedale pediatrico dove tra l’altro è ricoverato il piccolo di tre anni scampato due giorni fa alla mattanza dei suoi genitori poliziotti a Magnanville. “Non si può che condannare nella maniera più assoluta questa violenza. E’ un modo di agire che assolutamente non aiuta a fare passi in avanti ma destruttura una società”.