Dialogo

Diocesi: Palermo, il 14 luglio, in occasione del festino di Santa Rosalia, mons. Lorefice apre le porte a tutte le religioni

La comunità islamica di Palermo invita alla cena del Ramadan che si svolgerà giovedì 23 giugno , alle ore 19.30, presso la moschea di piazza Gran Cancelliere. Sono stati invitati, tra gli altri, l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, le comunità cristiane, la comunità ebraica. Nella risposta all’invito, monsignor Lorefice ha fatto pervenire all’imam di Palermo un messaggio con il quale, in occasione del prossimo Festino di Santa Rosalia, di concerto con l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, diretto da don Piero Magro, giovedì 14 luglio, alle ore 11.30, aprirà le porte di casa sua a tutti, cristiani, ebrei, imam islamici e altre confessioni religiose, per un incontro di gioia fraterna. Intanto, il presule sarà presente nella moschea di piazza Gran Cancelliere per incontrare la comunità islamica e a condividere la cena del Ramadan con tutti gli imam di Palermo, con gli ebrei, con i pastori cristiani, con i presbiteri e i diaconi cattolici e con i rappresentanti di altre religioni.

“Sarebbe un segno prezioso – osserva l’arcivescovo di Palermo – che fossero tutti i palermitani a dedicare questo stesso giorno a un impegno di digiuno e preghiera per la pace, l’armonia e a fraternita tra tutti gli uomini. Ispirati dai nostri valori condivisi e rafforzati dai nostri sentimenti di genuina fraterna amicizia e solidarietà, siamo perciò chiamati a lavorare insieme nelle nostra comune casa che è la città di Palermo, perché essa si arricchita dall’impegno di tutti noi a favore della giustizia, del rispetto dei diritti e della dignità di ogni persona. Ci sentiamo particolarmente responsabili dei più bisognosi: i poveri, i malati, gli organi, i carcerati, i migranti, le vittime della tratta umana e tutti coloro che soffrono situazioni di disagio personale e familiare. Impegnati a costruire la città degli uomini e delle donne, ‘dal basso’, dai ‘vinti’ della storia, dai più fragili, dai piccoli, da chi non ha voce. Abbiamo il compito di salvaguardare insieme l’ambiente ed il decoro della città nella quale viviamo; è una responsabilità comune, come ha scritto Papa Francesco nell’enciclica ‘Laudato si'”. Ricordando Santa Rosalia, monsignor Lorefice ha spiegato di aprire le porte della sua casa a tutti i responsabili delle varie religioni “per testimoniare la bellezza dello stare insieme in pace e in cordiale fraternità, ed anche alle autorità consolari, civili e militari per esprimere la volontà armonica nella partecipazione alla costruzione della città ‘nuova’ per l’impegno di tutti alla stima e al rispetto dell’identità etnica e religiosa di ogni uomo”.