Precisazione

Pensione Bagnasco: “Il Giornale”, niente privilegi. Tutta la verità. No 4mila euro al mese

Nessuna pensione da 4mila euro al mese come ex militare per il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana. In un articolo pubblicato ieri da “Il Giornale”, a firma di Fabio Marchese Ragona, viene fatta chiarezza sulla presunta pensione d’oro del cardinale, fatto già smentito venerdì scorso (27 maggio) dalla segreteria generale della Cei con una nota. “L’unico trattamento previdenziale che il cardinale percepisce – si precisava nel testo della Cei – è quello standard del Fondo Clero, pari a 650,50 euro (lordi)”. Nessuna pensione d’oro, dunque, per Bagnasco come ex militare, ovvero per gli anni (2003-2006), in cui è stato alla guida dell’Ordinariato militare, la diocesi che coordina e dirige le attività dei cappellani militari italiani distaccati presso gli enti e le caserme delle Forze armate. “La verità sul ‘vitalizio’ del cardinale – riporta ‘Il Giornale’ di ieri – emerge sfogliando le pagine della sua dichiarazione dei redditi, compilata lo scorso anno e relativa al 2014, dove per l’appunto risulta confermata una pensione lorda da 650 euro e 50 centesimi al mese. Oltre a questo, nel documento fiscale figura lo stipendio del cardinale Bagnasco come arcivescovo di Genova, diocesi che conta quasi 700mila fedeli: 1300 euro netti al mese, con il reddito totale del presidente della Cei che non arriva a 30mila euro. Per la precisione, le entrate del cardinale, visibili sfogliando il suo 740, ammontano a 29.822,00 euro annui lordi. A chiarire il quadro anche una lettera dell’Inps, inviata dai vertici dell’Istituto direttamente alla segreteria del porporato. Poche righe in cui si legge: ‘Riguardo la presunta pensione militare percepita dal cardinale Bagnasco, all’Istituto non risulta che il cardinale percepisca tale pensione'”. Al fianco del cardinale, ricorda il quotidiano, “si è subito schierato anche il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, nominato in quell’ufficio da Papa Francesco nel dicembre 2013 e che ha voluto prendere le difese del porporato. Non solo Galantino, anche altri collaboratori hanno voluto spiegare: ‘Il cardinale è conosciuto per la sua sobrietà, basta frequentare l’appartamento in cui vive a Genova per rendersi conto di questo stile di vita davvero sobrio’. Una polemica non nuova quella delle pensioni degli ex ordinari militari e degli stipendi dei cappellani delle forze armate che negli ultimi mesi ha preso piede nonostante sia aperto da tempo un tavolo di riforma tra Ministero della Difesa e Ordinariato Militare”. Insomma, conclude “Il Giornale”, “dentro e fuori le mura di San Pietro da settimane si continua a parlare della ‘diocesi militare’ d’Italia, con attacchi incrociati o diretti nei confronti dei vertici dell’Ordinariato, impegnati invece nel dialogo con il Governo Italiano per trovare una soluzione condivisa e avviare una nuova fase di stretta collaborazione tra Chiesa e Forze Armate”.