Naufragi

Migranti: p. Borin (scalabriniani), “il grido delle vittime non ci dà pace”

“Il grido di chi, ancora in questi giorni, ha concluso troppo presto e con violenza la sua esistenza nel nostro Mediterraneo non ci da pace”: lo ha affermato padre Gianni Borin, superiore dei missionari di San Carlo – Scalabriniani, impegnati al fianco di migranti e rifugiati in Europa e Africa. “Le parole, però, sembrano al momento tutte inopportune – prosegue -: qui servono i fatti, perché le tante famiglie segnate per sempre da questi lutti siano sorrette nel continuare a guardare al futuro. Occorrono scelte politiche e umanitarie urgenti e sinergiche da parte dei Paesi dell’Ue; serve un cambio di prospettiva per evitare che tutte queste vite spezzate restino solo un dolore privato di pochi o, peggio, di nessuno”. In varie parti d’Italia si stanno organizzando in questi ultimi tempi veglie in memoria delle vittime del mare, come stasera a Reggio Calabria per iniziativa degli scalabriniani e dell’Ufficio Migrantes diocesano. L’appuntamento è alle ore 20 davanti alla chiesa di S.Maria del Buon Consiglio a Ravagnese. Il momento di riflessione e di preghiera per le vittime del mare vedrà presenti l’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini e i rappresentanti delle comunità musulmane.  L’auspicio degli scalabriniani “è di ricordarci tutti che l’essere nati da questo lato del mare, o del mondo se si vuole, non è un vanto, ma un impegno improrogabile all’azione che tocca le fibre umane, culturali e sociali di ogni cittadino europeo e di chi verrà dopo di noi”.