
(Strasburgo) “I diritti dell’uomo, la democrazia e la sicurezza sono minacciati un po’ ovunque nel continente”, si legge nell’ultimo Rapporto annuale del segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland. “L’Europa si dibatte attualmente tra varie difficoltà – vi si legge – tra cui il terrorismo, le migrazioni e i conflitti”. Tali difficoltà, denuncia Jagland, “sono strumentalizzate a fini nazionalisti e populisti, erodendo la fiducia nelle istituzioni statali ed europee”. Il segretario generale CdE segnala però “importanti lacune” e “restrizioni”, in vari Paesi, per quanto attiene i diritti fondamentali, tra cui la libertà di espressione, la libertà di riunione e il diritto alla vita privata. Jagland parla di situazione “inaccettabile” e “pericolosa”. Ulteriori problemi evidenziati nel Rapporto riguardano l’indipendenza della magistratura e l’accoglienza dei migranti. Inoltre quasi la metà dei 47 Stati membri CdE “non garantisce in maniera sufficiente la sicurezza dei giornalisti”. “La libertà di espressione in internet è un altro settore di preoccupazione”. Nell’ampio documento appaiono diversi esempi nazionali nonché alcune proposte di intervento per garantire i diritti fondamentali in tutto il continente e la protezione delle minoranze.