
“Abbiamo pensato di fare memoria dei vostri figlioli e di pregare per loro. È una giornata caratterizzata allo stesso tempo da un velo di tristezza e da una carica di speranza. La ferita che portate dentro, infatti, non si rimarginerà mai, ma camminando nelle vie che il Signore ci pone dinanzi si può cicatrizzare”. Lo ha affermato l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, nel corso del Giubileo dei genitori dei figli in cielo celebrato sabato a Roccaporena di Cascia, paese natale di santa Rita. Erano presenti – si legge in una nota diffusa oggi dall’arcidiocesi – “oltre cento genitori che hanno sperimentato la stessa terribile situazione” e che “hanno chiesto al Signore la luce e la forza per continuare il cammino nella fiducia e nella speranza”. Alle 17, il passaggio della Porta Santa della Misericordia e la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo che, al termine, “ha annunciato l’avvio ufficiale in diocesi del gruppo ‘Figli in Cielo’ che sarà seguito da don Mario Giacobbi, parroco emerito di Cortaccione di Spoleto”. Il gruppo si ritroverà per la celebrazione della Messa e per un incontro il terzo venerdì di ogni mese alle 21 presso la chiesa di S. Ponziano a Spoleto. Mons. Boccardo ha poi consegnato ad ogni mamma dei figli in cielo una rosa rossa, simbolo della spiritualità ritiana, e una preghiera, composta dallo stesso arcivescovo, che i genitori possono recitare ogni giorno: “O Dio, autore della vita, alla tua bontà paterna affidiamo i nostri figlioli, troppo presto strappati all’esistenza. Grande è il vuoto che hanno lasciato nel nostro cuore e nella nostra casa. Pur tra le lacrime e nella sofferenza, ci consola la certezza che ora essi vivono in te e continuano misteriosamente una presenza d’amore accanto a coloro che li hanno amati in terra. Per intercessione di Santa Rita che ha pianto i suoi figli, accogli i nostri ragazzi nel tuo abbraccio di misericordia e concedi a noi fortezza e speranza, nell’attesa operosa del giorno in cui ci ritroveremo insieme nella tua casa”.