Pedofilia: Rapporto Meter 2015, “genitori non postate le foto dei vostri bambini sui social”

“I social permettono ai pedofili due tipi di godimento: attraverso la parola, perché rendono partecipi gli altri delle loro ‘imprese’; attraverso la visione, perché il pedofilo grazie al social trova e diffonde le immagini e la loro oscenità”. Lo affermano gli esperti dell’associazione Meter, che oggi hanno presentato a Roma il Rapporto 2015 sull’attività svolta. Dopo aver presentato l’elenco dei principali archivi on line, Meter rinnova l’appello a genitori e familiari: “Non diffondete le immagini dei vostri bambini sui social: sono il miglior regalo per i pedofili”. Nel 2015 il centro di ascolto e prima accoglienza dell’associazione ha seguito 73 casi e fornito 928 consulenze telefoniche. La maggioranza (53 su 73) provengono dalla Sicilia, 6 dal Lazio, 3 dalla Calabria. Anche i minori vanno informati sui rischi che corrono sul web (adescamento online, cyberbullismo, sexting). Di qui i 125 corsi di educazione e formazione digitale promossi nel 2015 da Meter nelle scuole incontrando 9.029 studenti e 1.355 insegnanti, oltre agli incontri organizzati in associazioni e parrocchie. E per i giovanissimi c’è un decalogo: tra le regole l’invito a consegnare ai genitori la propria password e l’elenco degli “amici” con cui chattano, a non postare proprie foto o video, a non condividere dati personali e a non falsificare la propria età, ad avvertire i genitori se qualcuno propone loro incontri offline.

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