Pedofilia: Rapporto Meter 2015, 8.745 foto e 4.199 video di piccolissimi 0-3 anni

Il deep web “è come la faccia nascosta della luna: tutti sanno che c’è, ma nessuno l’ha mai vista”. Lo affermano i curatori del Report 2015 sulla pedofilia, presentato questa mattina a Roma dall’ associazione Meter. È proprio sul deep web che i pedofili stanno gradualmente spostando il loro commercio e i loro traffici , in particolare per nascondere i loro archivi. Una “zona sommersa della rete” che Meter scandaglia da tempo. “Molto difficile da trovare ed esplorare”, si legge nel report, mentre “le forze di Polizia di tutto il mondo non hanno idea di come intervenire” e “la politica è completamente disinteressata ad un fenomeno così occulto eppure grave e pericoloso”. Le immagini (foto e video) trovate conto della drammaticità della pedopornorgafia, ma la scelta di Meter è stata quella di non pubblicarle per non incorrere nel reato di divulgazione di materiale pedopornografico. Impressionanti i dati e la suddivisione per fasce d’età delle rilevazioni: 8.745 foto e 4.199 video di piccolissimi da 0 a 3 anni; 1.172.164 foto e 72.001 video di bambini 4-13 anni, dati che hanno permesso l’avvio di indagini in Italia e nel mondo portando a numerosi arresti per la detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e lo sfruttamento sessuale di minori. A totalizzare le segnalazione sono anzitutto Bitly, Vkontakte , Linkbugs, Facebook . Chiudono Google+, Twitter, Blogspot, Youtube .

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