Pedofilia: don Di Noto (Meter), “rafforzare collaborazione internazionale” e “smuovere le coscienze”

“Quest’anno, in rappresentanza delle famiglie di vittime di abusi, abbiamo qui anche una mamma perché in questi 13 anni di servizio a tutela dei bambini abbiamo accompagnato più di 1.300 vittime”. Lo ha detto don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter onlus, presentando questa mattina a Roma, presso la Radio Vaticana, il Report annuale 2015 sulla pedofilia e la pedopornografia, intitolato “L’indifferenza ti rende complice”. Don Di Noto ha sempre con sé una mollettina rossa, regalata da una bambina vittima di abusi sessuali che ora ha 13 anni, che donandogliela gli ha detto: “Portata sempre vicino al cuore e non mollare mai”. Ricordandolo, don Di Noto ha rilanciato l’impegno che ormai deve essere a livello globale. “Ci sono percorsi di collaborazione a livello internazionale in atto, ma vanno rafforzati”, ha osservato sottolineando la difficoltà di questa collaborazione e precisando: “Noi non siamo investigatori, da 27 anni svolgiamo un’attività sociale di altissimo livello per la difesa dei diritti umani dei più deboli, analizziamo e segnaliamo le nostre rilevazioni alla polizia affinché questo crimine a livello mondiale venga debellato, ma poi l’azione investigativa spetta a loro”. “Speriamo – l’auspicio del fondatore di Meter – di smuovere le coscienze e di sollecitare un’azione politica più decisa”. Per Antonino D’Anna, portavoce di Meter, “il prodotto purtroppo si vende, tira ed è diventato multipiattaforma. La pedofilia è un crimine con un giro d’affari non dissimile da quello delle mafie ma continua a prosperare, a differenza delle mafie, nel silenzio a volte complice di tanti Purtroppo manca una conoscenza e un’adeguata coscienza del fenomeno”.

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