Natalità: Eurostat, più figli nel nord Europa, in ritardo l’area mediterranea e i Paesi dell’est

Eurostat, tasso di fecondità nell'Ue: nascono più figli in Francia, nell'Europa scandinava e in Gran Bretagna. Fra i dati più bassi quelli di Italia, Polonia e Spagna

(Bruxelles) – L’unico Paese europeo che mostra un tasso di fecondità superiore a due figli per donna è la Francia. Si tratta del cosiddetto “tasso di ricambio naturale”, che consente a un Paese di mantenere la popolazione totale invariata al netto dei flussi migratori. Secondo Eurostat – che diffonde oggi uno studio sulla natalità in Europa, con dati aggiornati alla fine del 2014 – la Francia segna 2,1 nascite per ogni donna in età fertile; all’opposto, il tasso più basso si verifica in Portogallo (1,23). Il tasso di fertilità media è comunque tornare a crescere, seppur lievemente, fra il 2001 e il 2014, passando da 1,46 a 1,58. La Francia è dunque il Paese in cui nascono – percentualmente, ma anche in senso assoluto – più bambini in Europa, seguita da Irlanda (1,94), Svezia (1,88) e Regno Unito (1,81). All’opposto, segnala l’istituto statistico comunitario, si collocano Portogallo, Grecia, Cipro, Spagna, Polonia, Italia, Slovacchia. La maggior ripresa di fertilità negli ultimi 15 anni si è verificata nei Paesi dell’est (Lettonia, Repubblica ceca, Slovenia, Lituania, Bulgaria) e in Svezia. Eurostat conferma inoltre che le mamme al primo figlio più avanti d’età sono le italiane (30,7 anni al primo parto), Spagna (30,6), Lussemburgo (30,2); le mamme più giovani sono invece in Bulgaria (25,8 anni), Lettonia, Estonia.

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