Viaggio apostolico

Papa in Messico: ai vescovi, “chinatevi sull’anima profonda della vostra gente”

“Chinatevi, con delicatezza e rispetto, sull’anima profonda della nostra gente, scendete con attenzione e decifrate il suo misterioso volto”. È l’invito del Papa ai vescovi, incontrati nella cattedrale di Città del Messico. “Non potevo non venire!”, l’esordio del suo secondo discorso: “Potrebbe il successore di Pietro, chiamato dal lontano sud latinoamericano, fare a meno di posare lo sguardo sulla Vergine Morenita?”. “Come fece san Juan Diego e fecero le successive generazioni dei figli della Guadalupana, anche il Papa da tempo nutriva il desiderio di vederla”, ha confessato. Partendo dal modo in cui i messicani chiamano familiarmente la Madonna, “Morenita”, Francesco ha ricordato che la Madonna di Guadalupe “ci insegna che l’unica forza capace di conquistare il cuore degli uomini è la tenerezza di Dio”: di qui l’importanza del “grembo materno” che “continuamente ha generato” la storia del Messico, attraverso “la familiarità con il dolore e la morte” come “antidoto all’autosufficienza prepotente di quanti credono di poter prescindere da Dio”.