Società

Convegno Bachelet: Rossini (Acli), “Puntiamo sui giovani per reagire alle disuguaglianze”

“Oltre al grande divario fra poveri e ricchissimi, il rapporto Oxfam registra anche l’enorme quantità di denaro investito in attività di lobby attivata dalle imprese nelle varie situazioni di crisi per salvaguardare i capitali ed è evidente che occorre agire”. Così ha affermato Roberto Rossini, responsabile funzione Studi e ricerche delle Acli, durante la seconda sessione dei lavori del Convegno Bachelet in corso alla Domus Pacis di Roma. “Mi limito a fare delle proposte – ha proseguito Rossini -: la prima è intervenire sulla giustizia intergenerazionale che sta peggiorando in base agli ultimi studi sulla disoccupazione giovanile. Bisogna concentrarsi sulla qualità dell’istruzione – ha spiegato – e capire come siamo in grado di formare i nostri giovani. In Italia, c’è anche il problema della immobilità sociale, perché a differenza del passato un giovane laureato poteva sperare in un’ascesa sociale mentre oggi no. Oltre a questo, c’è il tema delle aspirazioni realistiche da individuare già alla scuola media”. Riguardo al Reis, il Reddito per l’inclusione sociale promosso da più soggetti, Rossini ha commentato: “Il problema è individuare le persone destinatarie che devono essere anche oggetto di un’assistenza sociale anche attraverso le infrastrutture locali del terzo settore, capaci di traghettarle fuori dalla soglia di povertà assoluta. Per farlo, però, occorre avere tempo e capacità progettuale”.
Come ulteriore soluzione per intervenire sulla povertà, il rappresentante delle Acli punta sul lavoro: “Su questo tema, proponiamo di riprendere in mano un piano industriale che intervenga su alcuni settori strategici per l’Italia”. “Infine è vero che il tema della povertà influisce sulla democrazia del Paese. Credo che questo possa essere il momento opportuno per reagire alle disuguaglianze, perché i giovani sono interessati e non è vero che sono indifferenti”.