Papa Francesco a Cebu 2016, proteggere i poveri e “rifiutare ingiustizia e corruzione”

Il tifone Yolanda “ha portato un’immensa devastazione nelle Filippine, ma ha suscitato anche un’immensa effusione di solidarietà, generosità e bontà”, ha detto ieri il Papa nel videomessaggio per la chiusura del 51° Congresso eucaristico internazionale, ieri a Cebu. “Le persone – ha proseguito – si sono messe a ricostruire non soltanto le case, ma anche le vite. L’eucaristia ci parla di questa forza che scaturisce dalla croce e che porta continuamente nuova vita. Cambia i cuori. Ci permette di essere premurosi, di proteggere chi è povero e vulnerabile e di essere sensibili al grido dei nostri fratelli e le nostre sorelle nel bisogno” e “ci insegna ad agire con integrità e a rifiutare l’ingiustizia e la corruzione che avvelenano le radici della società”. Il Congresso eucaristico appena conclusosi, l’auspicio del Pontefice, “possa rafforzarvi nel vostro amore verso Cristo presente nell’eucaristia. Possa rendervi capaci, come discepoli missionari, di portare questa grande esperienza di comunione ecclesiale e impegno missionario alle vostre famiglie, parrocchie e comunità e alle vostre Chiese locali. Possa essere fermento di riconciliazione e di pace per il mondo intero”. Infine, l’annuncio che il prossimo Congresso eucaristico internazionale si svolgerà nel 2020 a Budapest, in Ungheria.

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