Un “opuscolo sulla solidarietà vissuta con i rifugiati e gli stranieri nei Paesi Bassi” viene consegnato a Papa Francesco stamane dal cardinale di Utrecht Willem Eijk a nome di tutta la Chiesa olandese. Settantadue pagine per raccontare che cosa i cattolici olandesi, spesso in collaborazione con altre persone “di buona volontà”, hanno fatto nell’anno della misericordia. “È importante che i cristiani non gettino la spugna e non costruiscano una recinzione nel proprio cuore, nemmeno quando il gran numero di rifugiati genera scoraggiamento o ansia”, scrive nella prefazione il vescovo di Rotterdam e presidente della Conferenza episcopale mons. Hans Van den Hende. L’opuscolo spiega, diocesi per diocesi, le attività esistenti: dall’accoglienza ai pasti, dalla raccolta fondi alle attività sportive o per le donne, dai corsi di lingua all’aiuto per chi cerca lavoro o l’assistenza per il rimpatrio: “Il libro non vuole essere una vetrina della misericordia, ma dare testimonianza e incoraggiamento”, scrive il vescovo. A volte sono realtà più strutturate, altre sono iniziative sporadiche o i volontari di una parrocchia, come a Frederiksoord, che forniscono lezioni di lingua, mettono le biciclette a disposizione dei rifugiati, s’impegnano per mantenere contatti sociali con loro, coinvolgendoli nelle “attività speciali” organizzate dalla parrocchia. La brochure sarà inviata a tutte le comunità perché sia di ispirazione e incoraggiamento per continuare il lavoro.