
È morto questa mattina, dopo una lunga lotta con il cancro, Tiziano Resca, già vicedirettore di Avvenire. Giornalista di straordinaria affidabilità, Resca era nato nel 1950 a Voghera. È stato vicedirettore di “Avvenire” dal 2008 al 2011, quando aveva lasciato perché il suo fisico forte cominciava a mandargli segnali poco rassicuranti, ma al quotidiano cattolico aveva già lavorato dal 1977 al 1981. Successivamente era stato con Indro Montanelli al “Giornale” fino al 1994, per poi vivere da protagonista la breve ma intensa stagione della “Voce”. Quindi, il ritorno ad “Avvenire” nel 1996, di cui viveva profondamente l’ispirazione di servizio e di ricerca della verità, sotto le direzioni di Dino Boffo e di Marco Tarquinio.
“Un collega dalla profonda umanità, sempre pronto ad aiutare, stimolare e sostenere – si legge sul sito di Avvenire -. Per nulla amante della ribalta, è stato, come si dice in gergo, ‘un uomo di macchina’ eccezionale, che raramente si faceva convincere a esporre la propria firma. Sapeva che i giornali sono fatti dai reporter, dagli inviati e dai commentatori, ma anche da coloro che coordinano e danno un senso al lavoro di tutti. E che aggiustano, correggono, sistemano con un’attenzione e un’abilità artigianali”. Tiziano, prosegue Avvenire, “ha insegnato molto a tanti giovani giornalisti, che gli devono gratitudine. Ma gliela devono pure i lettori che non vedevano il suo lavoro, eppure ne apprezzavano tutti i giorni i frutti sul quotidiano che aprivano la mattina”.