(Strasburgo) – “In alcuni Paesi sono chiamati “persone invisibili”, in altri “fantasmi”. In tutt’Europa il numero di migranti, in particolare dei richiedenti asilo respinti, vive in una sorta di limbo giuridico e sociale che perdura senza prospettive a lungo termine”: lo dichiara Nils Muižnieks, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, nel suo ultimo “Human Rights Comment” pubblicato oggi nel sito dell’istituzione continentale che raccoglie 47 Stati membri. “Le autorità rifiutano di regolarizzarli o di accordare loro un qualsivoglia status giuridico”, afferma ancora Nils Muižnieks, “ma spesso i migranti non possono tornare nel proprio Paese di origine per diverse ragioni, soprattutto per paura di essere perseguitati”. Per la versione integrale del testo del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa: www.coe.int.