Dopo il sisma

Terremoto: Mattarella, impedire parti territori diventino non luoghi

(DIRE-SIR) – “Scrive Marc Augè che la ricostruzione dei borghi antichi è l’antidoto alla fine cultura dell’Europa. Dobbiamo impedire, ed è un richiamo preciso e fondato, che tante parti di territorio diventino non luoghi, e l’integrità di un luogo si difende innanzitutto restituendogli la vita nella sua pienezza, non soltanto salvaguardando la memoria ma restituendogli la vita di ogni giorno”. Lo dice il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da Mantova, parlando della ricostruzione nelle aree colpite dal sisma, sia delle case e delle attività commerciali che, anche e soprattutto, del patrimonio culturale. “I terribili terremoti dell’Italia centrale hanno portato sofferenza, morte, distruzioni- dice Mattarella- Alle ferite profonde, ai costi umani si sono aggiunti danni ingenti a numerose opere d’arte, a cattedrali e monumenti di immenso valore storico, finiti in macerie, insieme al tessuto urbano circostante, alle case di tanti nostri concittadini. So di avere qui interlocutori sensibili, anche voi qui nel mantovano avete avuto esperienza recente di un terremoto che è entrato, come sempre, improvvisamente nella vostra vita e ha svelato delle fragilità. Con forza d’animo e con impegno siete ripartiti con efficacia, ora dobbiamo tutti tendere la mano ai nostri concittadini che vivono nell’angoscia in questi mesi. Devono sentire accanto a loro il calore e la forza concreta, operosa, dell’intera comunità nazionale, devono sentirsi davvero parte di una comunità”. “La ricostruzione in quei luoghi dei beni culturali e artistici è necessaria non meno di quella delle case e delle fabbriche, delle scuole e delle piazze, perché i beni culturali e artistici sono parte dell’identità personale e collettiva, e sono moltiplicatori di forza sociale- prosegue il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da Mantova- La cultura è memoria e non e soltanto questo. Deve saper offrire le chiavi di lettura di un presente che talvolta ci spiazza e ci impaurisce. La miglior reazione alla paura nasce proprio dalla capacità di interpretare e di affrontare il presente, evitando risposte parziali o superficiali”. (www.dire.it)