Migrazioni

Chiesa latinoamericana: Celam, nasce il Consiglio della mobilità umana e dei rifugiati

Nasce in seno al Celam, il Consiglio delle Chiese latinoamericane, un nuovo organismo pastorale: si tratta del Consiglio latinoamericano della Mobilità umana e dei Rifugiati (Clamor). La scelta, comunicata ieri dal Celam, è contenuta nella “Dichiarazione dell’Honduras” che fa seguito al recente seminario svoltosi a Tegucigalpa su iniziativa del Dipartimento Giustizia e Solidarietà del Celam (Dejusol), dedicato ai migranti, ai rifugiati, alla tratta delle persone. Nella Dichiarazione si evidenzia “la grave situazione che vivono milioni di fratelli e sorelle che si sono visita costretti a emigrare, trovando muri fisici, politici, religiosi e culturali invece che porte aperte”. In particolare, vengono portati alcuni esempi, come le “15mila persone, messicane, turche, pakistane, togolesi, siriane, haitiane, eritree e congolesi ferme negli ultimi quattro mesi a Tijuana”, alla frontiera tra Messico e California; o “i più di 26mila minori giunti negli ultimi sei mesi secondo l’Unicef nel nord del Messico e negli Stati Uniti, chiedendo asilo”. Tuttavia, “non è mano drammatica la situazione di centinaia di cubani bloccati in Panamá o Costa Rica e non meno lacerante la situazione di migliaia di haitiani che scappano dalla povertà, obbligati a percorrere rotte pericolose e affrontare pesanti discriminazioni”. Il Clamor, negli intenti delle Chiese latinoamericane, avrà il compito di articolare e coordinare “gli sforzi delle diverse realtà della Chiesa” che si occupano della questione.