Accademia dei Lincei

Aids: a Sant’Egidio il premio “Feltrinelli” al programma Dream. Un Centro della salute in Mozambico

È stato conferito oggi, nella sede dell’Accademia dei Lincei, al programma Dream della Comunità di Sant’Egidio il premio Antonio Feltrinelli “per una impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario”. Il riconoscimento contribuirà alla realizzazione del nuovo Centro della salute a Zimpeto, che diverrà così una struttura di impatto sanitario e sociale, unica in Mozambico. Il presidente dell’Accademia dei Lincei, Alberto Quadrio Curzio, nel presentare il premio, ha parlato di Sant’Egidio come di “un unicum nel panorama italiano per le competenze scientifiche e culturali messe in opera e per il modo in cui le risorse vengono impiegate”. Il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, ha ricordato il premio Feltrinelli del 1954 che venne assegnato a un’associazione che si impegnava per il Mezzogiorno d’Italia: “Anche oggi si continua a guardare verso Sud. Ora però verso il Sud di un mondo sempre più interconnesso. E Dream ha contribuito a legare in modo più stretto e vitale l’Italia al Mozambico, dopo gli accordi di pace del 1992, con un progetto che riguarda in particolare le donne”. Paola Germano, responsabile di Dream, illustrando i punti principali del programma e il suo valore per le popolazioni africane ha sottolineato come abbia aiutato a formare, solo nel Mozambico, 3.550 tra medici e infermieri, biologi e coordinatori tecnici, contribuendo a contrastare in modo significativo la fuga dei cervelli, fenomeno in atto in modo massiccio nei Paesi dell’Africa Subshariana.
“Il lavoro di Dream ha mostrato come gli investimenti nella cura dell’Aids abbiano avuto un impatto enorme sui locali sistemi sanitari. Personale formato, nuovi schemi e nuove infrastrutture hanno suggerito un originale modello organizzativo africano nella gestione della cura, riproponibile anche per altre malattie”. Destinato soprattutto alla cura di donne e bambini, il Centro di Zimpeto, oggetto del Premio Feltrinelli, avrà una vocazione polivalente: accanto a sezioni specializzate per il trattamento dell’infezione da Hiv e la prevenzione della trasmissione dalla madre incinta al nascituro, saranno presenti laboratori per la diagnosi precoce delle neoplasie delle donne (cancro del collo dell’utero e del seno), una sezione per la cura della tubercolosi (prima causa di morte tra le persone con Hiv e una tra le prime cause di morte in Mozambico) e un’area per la nutrizione dei pazienti malnutriti, in particolare i bambini.