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Parlamento Ue: creare un meccanismo comunitario vincolante per tutelare diritti e democrazia in tutta Europa

(Strasburgo) – “Abbiamo dato all’Unione europea gli strumenti per far applicare tutte le altre politiche – politiche di concorrenza, di polizia e cooperazione giudiziaria, le politiche estere – ma i nostri valori fondamentali non sono protetti da strumenti sufficientemente forti per fare in modo che siano rispettati in tutta l’Ue”: lo ha dichiarato l’eurodeputata Sophie in’t Veld nel corso del dibattito precedente la votazione della iniziativa legislativa di cui era relatrice, passata oggi in emiciclo a Strasburgo, con la quale il Parlamento chiede alla Commissione di creare un meccanismo comunitario “vincolante” per “monitorare e riferire annualmente sulle violazioni dei principi democratici, dello stato di diritto e dei diritti fondamentali negli Stati membri”. Tale meccanismo “dovrebbe includere dei parametri di riscontro oggettivi e stabilire un approccio graduale per porre rimedio alle violazioni”. La risoluzione è passata con 405 sì, 171 contrari e 39 astensioni. Il nuovo meccanismo Ue “dovrebbe garantire che tutti gli Stati rispettino i valori sanciti dai trattati e che i loro criteri di valutazione su democrazia, stato di diritto e diritti fondamentali (Dsd), siano basati su riscontri oggettivi e non soggetti a influenze esterne di tipo politico”. In aula sono stati citati casi relativi a Polonia, Ungheria e, in prospettiva di nuove adesioni, di Turchia e Balcani. L’Euroassemblea indica alla Commissione di presentare una proposta entro settembre 2017.

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