“Dopo oltre tre anni è finalmente approdata in aula la proposta che mira a definire un sistema organico di accoglienza e protezione per i minori non accompagnati. È fondamentale che entro questa settimana si concludano i lavori dell’aula e che non si debba aspettare ulteriormente una legge tanto attesa, che va nella direzione di mettere un punto ad una gestione dell’accoglienza a tutt’oggi di carattere emergenziale”. È quanto affermano, in una nota congiunta, le associazioni e organizzazioni Amnesty International Italia, Associazione Amici dei bambini (Aibi), Centro Astalli, Comitato italiano per l’Unicef, Coordinamento nazionale Comunità di accoglienza, Emergency, Oxfam Italia, Save the Children e Terre des Hommes Italia onlus. La proposta di legge, a prima firma Zampa, è stata sottoscritta da parlamentari dei principali partiti di maggioranza e opposizione e presentata alla Camera dei deputati più di tre anni fa, il 4 ottobre 2013. “Nonostante il generale consenso – si legge nella nota – tuttavia è poi rimasta bloccata per oltre due anni. Dopo una lunga attesa e un continuo lavoro di pressione da parte delle organizzazioni, la proposta di legge ha ripreso l’iter con un nuovo testo aggiornato alle ultime novità normative in materia, depositato dalla relatrice Pollastrini e migliorato in sede di Commissione anche attraverso i contributi delle organizzazioni”. Secondo i firmatari dell’appello, “i minori stranieri non accompagnati sono minorenni che più di ogni altro sono vittime dell’assenza di un sistema di accoglienza nazionale uniforme che dia loro tutela, protezione e diritti”. “L’assenza di una legislazione organica in materia aggrava ancor di più la gestione dell’accoglienza di questi minori”, proseguono le organizzazioni, per le quali tra le misure principali contenute nel testo “si prevede per la prima volta un sistema organico di accoglienza in Italia, in cui procedere all’identificazione ed a un successivo passaggio nel sistema di protezione per richiedenti asilo e minori non accompagnati (SPRAR) con strutture diffuse su tutto il territorio nazionale”, “si rafforzano gli istituti della tutela e dell’affido familiare e sono previste maggiori tutele per il diritto all’istruzione e alla salute, nonché i diritti del minore durante i procedimenti amministrativi e giudiziari”.