Quali sono i casi in cui la cremazione comporta la negazione delle esequie? A questa domanda di un giornalista ha risposto monsignor Angel Rodríguez Luño, consultore della Congregazione per la dottrina della fede, durante la conferenza stampa di presentazione dell’istruzione vaticana “Ad resurgendum cum Christo”. “I funerali vengono negati – ha spiegato l’esperto – solo se è notorio che il defunto ha disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana”, come si spiega nell’ultimo articolo del nuovo documento della Santa Sede. “Questo non vuol dire – ha precisato subito dopo Rodríguez Luño – che non si possa pregare per il defunto”. Ad una domanda su come si concili la disposizione dell’istruzione affinché le ceneri del defunto non vengano divise tra i membri di una famiglia, con le numerose reliquie di santi presenti in tutte le chiese del mondo, Rodríguez Luño ha risposto: “Si tratta di una devozione verso i santi interpretata in modo un po’ campanilistico, cosa che la Chiesa oggi non favorisce più”.