Burkina Faso: il vescovo di Pinerolo è bloccato a Ouagadougou, ha sentito gli spari dall’albergo vicino

Il vescovo di Pinerolo monsignor Pier Giorgio Debernardi è bloccato nell’aeroporto della capitale del Burkina Faso, Ouagadougou, dove è stato compiuto un attentato da un commando di 15 uomini armati rivendicato da estremisti islamici, pare legati ad Al Qaeda, che ha causato almeno 20 morti, con 126 ostaggi poi liberati. Il vescovo è in Burkina Faso per un progetto di cooperazione nella diocesi di Dorì insieme ad un gruppo di volontari: erano alloggiati in un albergo a pochi passi dai luoghi degli attacchi, l’Hotel Splendid e il vicino caffè “Cappuccino” gestito da italiani. “Abbiamo sentito gli spari – racconta monsignor Debernardi, contattato telefonicamente dal settimanale Vita diocesana pinerolese – ma non ci siamo resi conto subito di quello che stava accadendo. Poi abbiamo appreso la notizia dell’attentato dalle televisioni locali. Questa mattina la città era già bloccata ma siamo riusciti a raggiungere l’aeroporto”. I voli sono però tutti bloccati e la compagnia Air France ha chiesto ai viaggiatori di rientrare in albergo. “Fino a ieri – prosegue il vescovo di Pinerolo – tutto era andato per il meglio. Il sindaco del villaggio di Gorom Gorom ci aveva manifestato la sua gratitudine per essere venuti, nonostante la zona fosse indicata come pericolosa. In realtà qui musulmani e cristiani convivono pacificamente. Sono gli estremisti islamici provenienti da altri Paesi che vogliono destabilizzare l’area”.

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