Comunicazione

Roma: Delle Foglie, cattolici trovino “formula nuova” per “raccontare anche il male”

“Dinanzi alla richiesta pressante del Papa a raccontare il bene per sconfiggere l’indifferenza, chiedo se noi comunicatori cattolici non dobbiamo trovare una formula nuova, più giusta e più umana, per raccontare il male”. A porsi l’interrogativo è Domenico Delle Foglie, direttore del Sir, in un’intervista a Romasette. La comunicazione, afferma, è malata di “distacco dalla realtà” e “ha ceduto il passo a un racconto costruito sulla percezione”. Questo però impedisce la costruzione di un giudizio critico “indispensabile per addensare le energie sociali e pre-politiche necessarie a creare un’alternativa politico-amministrativa credibile”, osserva con riferimento ai mali di Roma. Di qui il monito: “Dobbiamo cominciare a parlare di Roma e dei romani con ‘parresia’”, correndo tutti i rischi di dare voce a chi non ne ha e di “raccontare sino in fondo il Paese reale”. Delle Foglie auspica una “comunità di comunicatori cattolici” chiamati “alla drammatica responsabilità sociale del comunicare. Il male come il bene”. “Non possiamo illuderci – avverte – di diventare i professionisti della comunicazione del bene e lasciare che il racconto del male sia tutto nelle mani degli altri. Dobbiamo accogliere la sfida di Francesco, con la consapevolezza che nel mondo aperto della comunicazione possiamo e dobbiamo costruire un’informazione capace di reggere la competizione. Anche nel racconto del male e per guadagnarci gli spazi per la narrazione del bene”.