
“Riflettere con voi sulla grave emergenza migratoria che stiamo affrontando, per discernerne le cause, prospettare delle soluzioni, vincere l’inevitabile paura che accompagna un fenomeno così massiccio e imponente, che nel corso del 2015 ha riguardato soprattutto l’Europa, ma anche diverse regioni dell’Asia e il nord e il centro America”. È questo lo scopo, e il tema centrale, del discorso del Papa al Corpo Diplomatico, in cui ha denunciato: “Uno spirito individualista è terreno fertile per il maturare di quel senso di indifferenza verso il prossimo, che porta a trattarlo come mero oggetto di compravendita, che spinge a disinteressarsi dell’umanità degli altri e finisce per rendere le persone pavide e ciniche”. “Non sono forse questi i sentimenti che spesso abbiamo di fronte ai poveri, agli emarginati, agli ultimi della società?”, ha detto Francesco: “E quanti ultimi abbiamo nelle nostre società! Tra questi, penso soprattutto ai migranti, con il loro carico di difficoltà e sofferenze, che affrontano ogni giorno nella ricerca, talvolta disperata, di un luogo ove vivere in pace e con dignità”.