Europa

Papa Francesco: a Corpo Diplomatico, sbarchi non facciano “vacillare” accoglienza, Europa non perda “spirito umanistico”

“I massicci sbarchi sulle coste del Vecchio Continente sembrano far vacillare il sistema di accoglienza, costruito faticosamente sulle ceneri del secondo conflitto mondiale e che costituisce ancora un faro di umanità cui riferirsi”. Lo ha detto il Papa, che nel discorso al Corpo Diplomatico ha rivolto un “pensiero speciale all’Europa”, che “nel corso dell’ultimo anno è stata interessata da un imponente flusso di profughi – dei quali hanno trovato la morte nel tentativo di raggiungerla – che non ha precedenti nella sua storia recente, nemmeno al termine della seconda guerra mondiale”. “Di fronte all’imponenza dei flussi e agli inevitabili problemi connessi – la fotografia di Francesco – sono sorti non pochi interrogativi sulle reali possibilità di ricezione e di adattamento delle persone, sulla modifica della compagine culturale e sociale dei Paesi di accoglienza, come pure sul ridisegnarsi di alcuni equilibri geo-politici regionali. Altrettanto rilevanti sono i timori per la sicurezza, esasperati oltremodo dalla dilagante minaccia del terrorismo internazionale”. “L’attuale ondata migratoria sembra minare le basi di quello spirito umanistico che l’Europa da sempre ama e difende”, il grido d’allarme del Papa, secondo il quale “non ci si può permettere di perdere i valori e i principi di umanità, di rispetto per la dignità di ogni persona, di sussidiarietà e di solidarietà reciproca, quantunque essi possano costituire, in alcuni momenti della storia, un fardello difficile da portare”. Per il Papa l’Europa, “aiutata dal suo grande patrimonio culturale e religioso”, ha “gli strumenti per difendere la centralità della persona umana e per trovare il giusto equilibrio fra il duplice dovere morale di tutelare i diritti dei propri cittadini e quello di garantire l’assistenza e l’accoglienza dei migranti”. È al nostro Continente, ha sottolineato Francesco, che “molti migranti provenienti dall’Asia e dall’Africa vedono un punto di riferimento per principi come l’uguaglianza di fronte al diritto e valori inscritti nella natura stessa di ogni uomo, quali l’inviolabilità della dignità e dell’uguaglianza di ogni persona, l’amore al prossimo senza distinzione di origine e di appartenenza, la libertà di coscienza e la solidarietà verso i propri simili”.