Papa Francesco: a Corpo Diplomatico, “misericordia filo conduttore dei viaggi”

“La misericordia è stato come il filo conduttore che ha guidato i miei viaggi apostolici già nel corso dell’anno passato”. Lo ha detto il Papa, che nel discorso al Corpo Diplomatico ha idealmente ripercorso i viaggi internazionali compiuti nel 2015, iniziando dalla visita a Sarajevo, “città profondamente ferita dalla guerra nei Balcani e capitale di un Paese, la Bosnia ed Erzegovina, che riveste uno speciale significato per l’Europa e per il mondo intero”. “Quale crocevia di culture, nazioni e religioni si sta sforzando, con esiti positivi, di costruire sempre nuovi ponti, di valorizzare ciò che unisce e di guardare alle differenze come opportunità di crescita nel rispetto di tutti”, ha proseguito Francesco: “Ciò è possibile mediante un dialogo paziente e fiducioso, che sa far propri i valori della cultura di ciascuno e accogliere il bene proveniente dalle esperienze altrui”. Poi il viaggio in Bolivia, Ecuador e Paraguay, “dove ho incontrato popoli che non si arrendono dinanzi alle difficoltà e affrontano con coraggio, determinazione e spirito di fraternità le numerose sfide che li affliggono, a partire dalla diffusa povertà e dalle disuguaglianze sociali”, le parole del Papa. Nel corso del viaggio a Cuba e negli Stati Uniti d’America, infine, Francesco ha “potuto abbracciare due Paesi che sono stati lungamente divisi e che hanno deciso di scrivere una nuova pagina della storia, intraprendendo un cammino di ravvicinamento e di riconciliazione”.

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