Tratta

Papa Francesco: a Corpo Diplomatico, “fermare il traffico di persone”

Un appello “a fermare il traffico di persone, che mercifica gli esseri umani, specialmente i più deboli e indifesi”. A rivolgerlo è stato il Papa, che nel discorso al Corpo Diplomatico ha affermato come “rimarranno sempre indelebilmente impresse nelle nostre menti e nei nostri cuori le immagini dei bambini morti in mare, vittime della spregiudicatezza degli uomini e dell’inclemenza della natura”. “Chi poi sopravvive e approda ad un Paese che lo accoglie porta indelebilmente le cicatrici profonde di queste esperienze, oltre a quelle legate agli orrori che sempre accompagnano guerre e violenze”, ha assicurato Francesco, secondo il quale anche oggi “sentiamo la voce di Giuda che suggerisce di vendere il proprio fratello”. “È l’arroganza dei potenti che strumentalizzano i deboli, riducendoli ad oggetti per fini egoistici o per calcoli strategici e politici”, ha ammonito sulla scorta della Genesi. Poi il riferimento alle condizioni concrete dei migranti: “Laddove è impossibile una migrazione regolare, i migranti sono spesso costretti a scegliere di rivolgersi a chi pratica la tratta o il contrabbando di esseri umani, pur essendo in gran parte coscienti del pericolo di perdere durante il viaggio i beni, la dignità e perfino la vita”. Di qui l’appello a fermare la tratta.