Politica

Papa Francesco: a Corpo Diplomatico, andare “oltre emergenza” per fermare commercio armi e corruzione

“Gran parte delle cause delle migrazioni si potevano affrontare già da tempo. Si sarebbero così potute prevenire tante sciagure o, almeno, mitigarne le conseguenze più crudeli”. È l’analisi del Papa, che riguardo al fenomeno migratorio, rivolgendosi ai diplomatici accreditati presso la Santa Sede, ha affermato che “anche oggi, e prima che sia troppo tardi, molto si potrebbe fare per fermare le tragedie e costruire la pace”. “Ciò significherebbe però – ha precisato – rimettere in discussione abitudini e prassi consolidate, a partire dalle problematiche connesse al commercio degli armamenti, al problema dell’approvvigionamento di materie prime e di energia, agli investimenti, alle politiche finanziarie e di sostegno allo sviluppo, fino alla grave piaga della corruzione”. Sul tema della migrazione, inoltre, bisogna “stabilire progetti a medio e lungo termine che vadano oltre la risposta di emergenza”, i quali – ha spiegato Francesco – dovrebbero da un lato aiutare effettivamente l’integrazione dei migranti nei Paesi di accoglienza e, nel contempo, favorire lo sviluppo dei Paesi di provenienza con politiche solidali, che però non sottomettano gli aiuti a strategie e pratiche ideologicamente estranee o contrarie alle culture dei popoli cui sono indirizzate”.