Esprime soddisfazione il comitato esecutivo di Justitia et Pax Europa per il "Documento di Bruxelles" sul futuro dei diritti sociali in Europa e "per le proposte che contiene per migliorare la protezione dei diritti sociali come diritti umani". Redatto da un gruppo internazionale di esperti, il Documento è stato appena pubblicato, alla luce dei risultati della Conferenza di Bruxelles che sul tema ha lavorato a febbraio, convocata dalla presidenza belga del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Se i diritti sociali hanno fatto progressi dall’adozione della Carta sociale europea nel 1961, commenta Justitia et Pax, "occorre creare una nuova sensibilità per i diritti umani sociali": ne sono dimostrazione "la crescente povertà infantile" e "gli inaccettabili livelli di disoccupazione, soprattutto giovanile", "scandali in una delle regioni più ricche del mondo", stigmatizza Justitia et Pax. "Siamo consapevoli che garantire i diritti sociali implichi risorse finanziarie" scrive la rete europea delle antenne nazionali di Giustizia e pace, ma punta il dito: "Negli ultimi 30 anni l’evasione e la frode fiscale di ricchi individui e compagnie private sono molto cresciuti" sottraendo risorse ai sistemi sociali. "Possano le recenti iniziative" avviate da G20 e Ue "contribuire a una maggiore giustizia fiscale, chiave importante per promuovere i diritti e ridurre le disuguagliane sociali".” “