Il servizio giornalistico realizzato con una falsa confessione è "aberrante" dal punto di vista deontologico e "inqualificabile" dal punto di vista umano. Lo dice oggi al Sir monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, a margine di un convegno Caritas sul servizio civile. "Non è nemmeno una novità perché in passato già sono state fatte schifezze di questo tipo", dice mons. Galantino: "Mi meraviglio che una certa stampa che si batte per il rispetto della libertà non rispetta quella degli altri: aver messo in atto una falsità, un imbroglio, è una mancanza di rispetto nei confronti degli altri".