Papa Francesco: a udienza, in Repubblica Centrafricana è “un Paese che soffre tanto”

“La terza tappa del viaggio è stata nella Repubblica Centrafricana, nel cuore geografico del continente. Questa visita era in realtà la prima nella mia intenzione, perché quel Paese sta cercando di uscire da un periodo molto difficile, di conflitti violenti e tanta sofferenza nella popolazione”. Lo ha rivelato il Papa ai fedeli, che poi nella catechesi odierna ha aggiunto a braccio: “È un Paese che soffre tanto”. Per questo, ha spiegato Francesco, “ho voluto aprire proprio là, a Bangui, con una settimana di anticipo, la prima Porta Santa del Giubileo della Misericordia, come segno di fede e di speranza per quel popolo, e simbolicamente per tutte le popolazioni africane più bisognose di riscatto e di conforto”. “Passare all’altra riva”, ha proseguito il Papa a proposito del motto della terza tappa africana, “in senso civile, significa lasciare alle spalle la guerra, le divisioni, la miseria, e scegliere la pace, la riconciliazione, lo sviluppo. Ma questo presuppone un passaggio che avviene nelle coscienze, negli atteggiamenti e nelle intenzioni delle persone. E a questo livello è decisivo l’apporto delle comunità religiose”.

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