Viaggio in Africa

Papa Francesco: in aereo, stampa sia “professionale”. No a disinformazione, calunnia e diffamazione

“La stampa libera, laica e anche confessionale” deve essere “professionale”:  il primo imperativo è che “le notizie non vengano manipolate”, perché “la denuncia delle ingiustizie, delle corruzioni, è un bel lavoro”. Conversando in aereo con i giornalisti, sul volo di ritorno dall’Africa, il Papa non si è sottratto alle domande su Vatileaks2: “La stampa professionale deve dire tutto, senza cadere nei tre peccati più comuni”, ha ammonito Francesco: “la disinformazione – dire la metà e non dire l’altra metà -, la calunnia – la stampa non professionale, quando non c’è professionalità, sporca l’altro con verità o senza verità – e la diffamazione, che è dire cose che tolgono la fama di una persona con cose che in questo momento non fanno male a niente, forse cose del passato”.  Sono questi, per il Papa, “i tre difetti che attentano alla professionalità della stampa. Ma abbiamo bisogno di professionalità, il giusto: la cosa è così, la cosa è così, la cosa è così. E sulla corruzione, vedere bene i dati e dirli, sì: c’è corruzione qui, per questo, per questo, per questo … Poi, un giornalista che sia un professionista vero, se sbaglia chiede scusa: eh, credevo, ma poi mi sono accorto di no; e così le cose vanno benissimo. Eh, è molto importante!”.