Viaggio in Africa

Papa Francesco: in aereo, “prossimo viaggio in Messico”. In Africa colpisce “la gioia della folla”

“Se le cose vanno bene credo che il prossimo viaggio sarà in Messico”. Papa Francesco, sull’aereo che lo riportava in Vaticano, ha risposto così alla domanda di un giornalista:  “Ancora le date non sono precise”, ha poi puntualizzato. Tornerà in Africa? “Ma, non so: io sono anziano, i viaggi sono pesanti”, la risposta. Interpellato sui momenti per lui più memorabili del suo undicesimo viaggio africano, il Papa ha risposto: “Quella folla, quella gioia, quella capacità di festeggiare, di far festa con lo stomaco vuoto … Ma per me l’Africa è stata una sorpresa. Io ho pensato: ‘Dio ci sorprende, ma anche l’Africa ci sorprende!’. E … tanti momenti! Ma, la folla: la folla! Si sentono visitati. Hanno un senso dell’accoglienza molto grande. Io ho visto, nelle tre Nazioni, che avevano questo senso dell’accoglienza, perché erano felici di sentirsi visitati”. Ogni Paese, poi, ha la sua identità, ha detto Francesco fotografando ognuna delle tre tappe: “Il Kenya è un po’ più moderno, sviluppato; l’Uganda ha l’identità dei martiri: il popolo ugandese, sia cattolico che anglicano, venera i martiri, la memoria dei martiri è la sua carta di identità.  E la Repubblica Centrafricana ha la voglia di pace, di riconciliazione, di perdono. Loro normalmente hanno vissuto fino a quattro anni fa, cattolici, protestanti, islamici, come fratelli; sono andato in moschea, ho pregato in moschea, anche l’imam è salito sulla papamobile per fare il giro nel piccolo stadio … piccoli gesti che faccio … è quello che vogliono, vogliono la pace “cercano la pace, tra loro, la riconciliazione: niente odio”.