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Siria: padre Mourad a Acs, “Ue cerchi soluzione politica”

Padre Mourad, religioso rapito in Siria il 21 maggio 2015 e poi liberato il 10 ottobre 2015.

Un appello all’Unione europea, “affinché il suo ruolo in Siria non si limiti all’invio di aiuti umanitari” ma cerchi “una soluzione politica, unica via per garantire la salvezza della nostra gente e del nostro paese”. A lanciarlo, attraverso Aiuto alla Chiesa che soffre, è padre Jacques Mourad, il religioso sequestrato in Siria il 21 maggio e poi liberato il 10 ottobre scorso. Nonostante la gioia per la sua liberazione, padre Mourad non nasconde grande preoccupazione per la sorte dei cristiani d’Oriente. “La situazione si aggrava di giorno in giorno, al punto che mi è molto difficile intravedere soluzioni possibili” scrive in una lettera inviata al responsabile di Aiuto alla Chiesa che soffre per il Medio Oriente, padre Andrzej Halemba. Il religioso pone particolare accento sull’altissima percentuale di cristiani che abbandonano il Medio Oriente, pur comprendendo le loro motivazioni. “Tutti hanno il diritto di voler vivere in un luogo in cui regna la pace e in cui assicurare un futuro migliore ai propri figli” afferma padre Mourad che appartiene alla comunità del monastero Deir Mar Musa, fondata in Siria da padre Paolo Dall’Oglio.