"Di questa guerra non si raccontano le persone, la paura, il pericolo di morte che incombe su di noi in ogni momento. Ci manca tutto". A parlare è padre Joseph Bouzouzi, vescovo degli armeni cattolici ad Atena. Siriano, di Aleppo, doveva essere presente al convegno "Il coraggio di essere umani", che si terrà a Rimini domani e sabato, ma in questo momento è bloccato ad Aleppo. Ha comunque lasciato la sua testimonianza sui profughi siriani alla Comunità Papa Giovanni XXIII. "In Siria racconta – la gente è disperata perché non vede un futuro. All’inizio, quando è cominciato il conflitto, tanti dicevano che sarebbe passato. Ma pian piano la situazione è peggiorata. Sempre di più". Oggi, spiega padre Bouzouzi, "in Siria viene gente a combattere da 80 diversi paesi: Jihadisti, estremisti, stranieri… E questo Paese, che ha 12mila anni di storia di convivenza pacifica tra le religioni, viene martoriato". Secondo il vescovo, "è una guerra sulla nostra terra, ma non nostra". I profughi, prosegue, "ormai non hanno fiducia in nessuno. Ci mancano luce e acqua, perfino il latte per i neonati".