Papa Francesco, ha ricordato Scotti, "durante l’Angelus di qualche domenica fa ha invitato i poveri e i barboni a distribuire ai presenti in Piazza San Pietro dei piccoli libri di preghiera", per sottolineare il fatto che "i poveri di oggi sono simili ai pastori del Vangelo: gente che non aveva potere e non contava nulla, eppure loro sono stati inviati dagli Angeli a portare l’annuncio della gioia e della pace". Di qui la necessità di chiedersi come "portare la gioia e la pace del Vangelo in questo nostro tempo": perché la fede non è "un viaggio nel passato", ma un invito ad "essere costruttori di futuro per la città dell’uomo del nostro tempo", "segno efficace ed eloquente di una generazione di donne e uomini protesi al futuro".