Cultura

Educazione: Alici (filosofo) all’Auxilium di Roma, “circolarità creativa tra natura e cultura”

La “persona” è stata al centro della prolusione all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Auxilium di Roma da parte di Luigi Alici, ordinario di Filosofia morale all’Università di Macerata. La riflessione del filosofo, dal titolo “La persona tra natura e cultura: differenze e relazioni”, ha preso spunto da alcuni fatti di cronaca, per precisare come “la tradizione classica ha interpretato la polarità di natura e cultura nella forma di una circolarità creativa, in cui la cultura si qualifica come una forma di ‘coltivazione spirituale della natura’, grazie alla quale può prendere forma nell’essere umano una ‘seconda natura’”. Da qui Alici ha evidenziato come “la difficoltà di articolare correttamente il rapporto tra natura e cultura è il sintomo più vistoso della difficoltà di riconoscere la questione della differenza” e ancor prima “un tratto comune della società dei post” (postmoderno, postsecolare…) nella cui luce “possiamo leggere il sovrapporsi di biocentrismo, nichilismo e postumano, che caratterizza il nostro tempo”. Per Alici, “tale eredità ingombrante oggi dilaga a tutto campo, destrutturando non solo differenze di ordine culturale, politico, religioso”, ma “anche il senso stesso della riflessione etica e antropologica”. Risulta così urgente nei confronti di una deriva culturale, “recuperare l’idea di una vita morale con il piede sull’acceleratore”, nel senso che “la morale è per il morale, aiuta a star su di morale, sviluppandosi nel segno del sì: tu puoi fare di più, puoi essere di più: più buono, più libero, più felice”.